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Dracaena fragrans Messangeana
(ALBERO FELICITA VARIEGATO, DRACENA MESSANGEANA)

Famiglia

LILIACEAE

Origine

AFRICA TROPICALE

Descrizione

Pianta molto bella con ampie foglie lanceolate o nastriformi, di colore verde, con stria gialla centrale o laterale, lunghe fino a 50 – 60 cm. Le

foglie si dipartono direttamente dal fusto, sul quale sono inserite da una guaina senza picciolo. Sono sempre commercializzate come tronchetti,

all’apice dei quali si diparte una o piu’ gemme, che danno luogo ad un ciuffo di foglie. E’ praticamente uguale a D.Fragrans, che è il vero albero

della felicita’, ma presenta le foglie striate, invece che verde unito. Inoltre, presenta qualche problema in piu’, per la conservazione in

appartamento. Spesso i Tronchetti sono coltivati in acqua, come coltura idroponica. PIANTA RESISTENTE IN APPARTAMENTO.

Irrigazione

Il terreno non si deve mai asciugare completamente, quindi, indicativamente ogni 7 giorni e’ necessario annaffiare. Evitare, comunque, di

eccedere se non nel periodo estivo, quando si puo’ bagnare ogni 3 – 4 giorni. La pianta teme i ristagni di acqua.

Cura

SUBSTRATO: il miscuglio migliore e’ rappresentato da foglie con torba e terra da giardino, con un pH tendente all’acido (6 – 6,5).

ESPOSIZIONE: necessitano di molta luce, ma in penombra. La D. Fragrans Messangeana e’, comunque, fra i cosiddetti alberi della felicita’, quella

che sopporta meglio la scarsita’ di luce (anche 600 – 800 Lux).

TEMPERATURA: la temperatura non deve scendere sotto i 15° C. Le Dracene, in generale, devono essere tenute sempre in appartamento.

Importante per tutte le D. e’ l’umidita’ dell’aria, che deve essere elevata. Sono sconsigliate le spruzzature sulle foglie, meglio aumentare gli

umidificatori sui termosifoni.

CONCIMAZIONE: deve essere costante durante tutto l’anno, vanno bene i normali concimi liquidi. Nel caso che non si pratichino concimazioni, la

pianta non presenta evidenti sintomi di sofferenza, se non una colorazione piu’ chiara. La pianta, pero’, utilizza le sostanze del tronco, per

supplire alle carenze, e si puo’ constatare che il tronco, apparentemente intatto, e’ in realta’ vuoto.

RINVASO: ogni 2 anni, senza aumentare troppo il diametro del vaso.

POTATURA: di solito non si praticano potature.

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